“Tutti a scuola“ – Fondazione Con i bambini.org Gennaio 2019 – Dicembre 2021
IL PROGETTO. Tutti a scuola è un progetto che ha l’obiettivo di contrastare la povertà educativa, maturato all’interno dei Laboratori di Territorio Europa (che da tre anni lavorano per la costruzione di partenariati stabili per lo sviluppo locale) e finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini.
L’OBIETTIVO. Il progetto vuole incidere sul circolo vizioso della riproduzione della povertà educativa, attraverso un’alleanza tra tutti i soggetti della comunità educante. Per questo sono coinvolti molti soggetti diversi: scuole, istituzioni locali, Terzo settore, genitori, e gli adolescenti stessi. Più specificamente gli obiettivi sono:
- riduzione della dispersione e dell’abbandono scolastico;
- educazione alle relazioni e all’affettività (acquisizione di competenze relazionali e affettive nell’età scolare, potenziamento delle competenze e capacità genitoriali);
- potenziamento della comunità educante: integrazione e ampliamento delle reti tra gli attori dei sistemi
LA RETE. Sviluppa il progetto una rete di 62 enti – associazioni, istituti scolastici, enti pubblici – che hanno come capofila il CESV (Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio). Più specificamente, i partner provengono: per il 63% dal Terzo settore; per il 24% dalle scuole; per il 6% da Enti locali; e per il restante 7% da altri enti accademici, sanitari e della giustizia minorile.
I TERRITORI. Il progetto Tutti a Scuola sarà attivo in quattro territori: Roma città, Castelli romani e litorale, Latina e provincia e Sud Pontino. Questi territori hanno in comune alcuni elementi: povertà educativa, disagio sociale, forte presenza di migranti.
IL PROBLEMA. La povertà educativa è spesso causa di povertà economica e disuguaglianza, che a loro volta sono i fattori che riproducono ed aggravano la povertà educativa. Per quanto pressante, questo problema non ha ancora un riconoscimento ufficiale e sistematico nei documenti di programmazione istituzionale, primi tra tutti i Piani sociali di zona. Ma la scuola da sola non può trovare soluzione al problema, che va affrontato insieme da tutti i membri della società educante.
LA LINEA STRATEGICA E LE AZIONI. Verranno messe in campo una serie di attività (laboratori, iniziative, incontri), che si integrano fra loro in una strategia circolare che prevede che le proposte e le opportunità, rivolte agli adolescenti siano sempre accompagnata dal coinvolgimento e dalla riflessione dell’intera Comunità educante.
Per questo verranno attivati gli Spazi Aperti, locali scolastici o di altra natura, da trasformare in luoghi degli adolescenti e del loro protagonismo, reale e in relazione con l’esterno. Gli Spazi Aperti non saranno solo sede delle attività, ma elemento stabile di diffusione culturale e costruzione di relazioni per l’intera comunità educante, spazi di mediazione tra la scuola e il territorio, finalizzati a trasformare le relazioni personali in relazioni sociali.
Le attività del progetto seguono gli obiettivi e la linea strategica:
attività dirette agli adolescenti , attività finalizzate al sostegno alla genitorialità, attività di costruzione della comunità educante, attività di partecipazione istituzionale, attività di formazione per gli adulti protagonisti della comunità educante.
I DESTINATARI. Il progetto prevede che siano coinvolti 8.900 adolescenti a rischio di dispersione o di abbandono scolastico o già esclusi dal sistema di istruzione e 600 nuclei famigliari socialmente svantaggiati. Ma destinatari del progetto sono tutti gli adolescenti del territorio e le loro famiglie, oltre a scuole, istituzioni locali, Terzo settore. Insomma, tutti gli attori di quella Comunità Educante la cui strutturazione rappresenta un meta obiettivo del progetto.